Come mi succede quasi sempre con Crichton, ho divorato le 230 pagine di Codice Beta in brevissimo tempo, giusto un paio di giorni. Scritto con lo pseudonimo di John Lange, il romanzo è datato 1972, è stato quindi pubblicato più di cinquant’anni fa. Questo è sempre utile ricordarlo per far comprendere l’abilità visionaria di questo autore che ha sempre saputo scrivere storie futuribili e caratterizzate da una fantascienza intelligente. Per spiegarmi è necessario ti racconti almeno un pochino di trama.
Nel deserto dello Utah avviene un furto su commissione, un ordigno chimico viene sottratto da un drappello di mercenari. Dietro il furto c’è il geniale e milionario John Wright, intenzionato a sconvolgere gli equilibri planetari. A dare la caccia al cattivo, un altro genio, John Graves. I due combattono una guerra psicologica senza fine, una sfida personale e scacchistica a colpi di QI.
Ecco, a leggere la trama sembra quella di un qualsiasi film degli anni Novanta o Duemila, ci manca solo il Bruce Willis di turno a risolvere la situazione. Il problema è che, come ripeto, questo romanzo è del 1972. Crichton ci infila dentro un livello di tecnologia e modernità che all’epoca era qualcosa di impensabile. Come sempre, Crichton, è un precursore. Se non fosse per la quasi totale assenza di collegamenti internet e di smartphone, la storia potrebbe essere stata scritta oggi. Il ritmo è incalzante, lo stile freschissimo, le immagini che ti si formano nel cervello non sono per nulla opacizzate dal tempo trascorso.
Però, ovviamente, è necessario tenerlo a mente, il tempo trascorso, per apprezzare questo gioiellino. Quello che mi piace molto di Crichton, peraltro, è che sia ben evidente la sua crescita come scrittore. Qui il ritmo è forte e rionoscibile, ma la storia è ancora lineare e semplice, con pochi personaggi. La complessità è qualcosa che aggiungerà pian piano, andando avanti con i suoi romanzi negli anni successivi, senza mai togliere nulla, sempre addizionando qualità alla qualità.
Solo una cosa non mi piace: non mi mancano poi tanti suoi libri per aver letto tutto. Sulla mensola ho già pronti Preda, Casi di emergenza, In caso di necessità e Punto critico.
Libri che ho letto di Michael Crichton:
Andromeda (1969)
Codice Beta (1972)
Il terminale uomo (1972)
La grande rapina al treno (1975)
Mangiatori di morte (1976)
Congo (1980)
Sfera (1987)
Jurassic Park (1990)
Sol levante (1992)
Rivelazioni (1994)
Timeline – Ai confini del tempo (1999)
Stato di paura (2004)
Next (2006)
L’isola dei pirati (2009)