Timeline di Michael Crichton

“Timeline – Ai confini del tempo” di Michael Crichton

Se mi segui sai che quando ci metto molto a leggere un libro non è un buon segno. A leggere Timeline – Ai confini del tempo ho impiegato diciassette giorni. È un periodo intenso per me, non ci piove, tuttavia questo romanzo di Crichton non si è fatto amare particolarmente, è un fatto.
Dal romanzo è stato tratto anche un film (omonimo, 2003) che non ho mai visto, con Paul Walker e Gerard Butler, di Richard Donner. Proverò a recuperarlo.

Trama.
Una squadra di storici viene inviata, dal presente, nel XIV secolo per recuperare un professore rimasto bloccato in Dordogna (Francia). Il tutto è organizzato da un’azienda all’avanguardia nello studio dei flussi temporali e dei multiversi (ho semplificato). Seguono avventure, duelli, inseguimenti. Spade, Medioevo e armature, insomma.

Ecco, appunto, duelli e inseguimenti. Troppi, decisamente troppi. È tutto uno scappare e battagliare, per 460 pagine. Non posso dire che il romanzo sia scritto male (ci mancherebbe, è sempre Crichton) o che non sia “divertente”, tuttavia manca proprio di mordente, non sei mai curioso di scoprire come proseguirà la storia. È un malloppo troppo lungo, con così poco intreccio, duecento pagine in meno avrebbero giovato. Forse il formato più corretto, per la storia narrata, è proprio quello del film, ti saprò dire.

P.S. Non leggo molti romanzi storici poiché non mi ritrovo molto nel genere, non mi appassiona. Questo, forse, ha contribuito a rendere Timeline meno digeribile.

Libri che ho letto di Michael Crichton:
Andromeda (1969)
Il terminale uomo (1972)
La grande rapina al treno (1975)
Mangiatori di morte (1976)
Congo (1980)
Sfera (1987)
Jurassic Park (1990)
Sol levante (1992)
Rivelazioni (1994)
Timeline – Ai confini del tempo (1999)
Next (2006)
L’isola dei pirati (2009)

5 pensieri riguardo ““Timeline – Ai confini del tempo” di Michael Crichton”

  1. Io invece ho visto solo il film, e stavo proprio pensando “probabilmente funziona meglio come film che come libro” quando ho visto che l’hai scritto anche tu! Ma secondo me è vero, alla fine non si tratta di grande cinema però è divertente e si lascia guardare con molto piacere – e il fatto di comprimere la storia in meno di due ore probabilmente ha il pregio di renderla più densa di quanto possa essere in 460 pagine.

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    1. Eh sì, non è il solito Crichton che ti trascina, è un po’ prolisso… Sicuramente sotto forma di film la storia è più “intrattenente”, funziona meglio. Lo cercherò e lo guarderò, anche perché il cast è buono e i film di Donner in genere mi piacciono.

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