A long time ago in a galaxy far, far away….
…c’era Star Wars. Adesso c’è la morte, nera, per tutti. E quando dico tutti intendo per i protagonisti della vera saga, per i fans non strettamente legati all’impero dei Disney Store e anche per gli attori nella vita reale. Insomma, peggio di così si muo.. ehm, peggio di così non c’è.
Questo film è un grosso pacco di cose che accadono molto velocemente senza che in realtà succeda nulla di interessante. Non basta più qualche strizzata d’occhio al passato, con i classici titoli iniziali o il verso di Chewbecca, non serve più a un cazzo. Star Wars è morto sotto un ondata di pupazzetti Disney che ha sterminato i protagonisti della vecchia saga. E la sfiga, che come al solito ci vede benissimo, ha fatto fuori nella vita reale l’unico personaggio che era ancora in vita nella nuova pseudo-saga.
Il fine ultimo di questa nuova trilogia è la rottamazione, è ormai chiaro. Solo (e non quel Solo, magari!) che non c’è nessuno degno di sostituire i caduti. L’umorismo prende il sopravvento su tutto, la battuta pronta e la gag comica sono ovunque. Quello che prima diventava un tratto distintivo, soprattutto di Harrison Ford, ora è la norma, si scherza su qualsiasi cosa, non c’è alcuna serietà, mai.
Mentre la vedevo mi sono chiesto se la scena dei ferri da stiro automatici non fosse un omaggio a Balle Spaziali, ma tempo che non sia così.
90% di film su combattimenti ed effetti speciali. Bellissimi ovviamente, ma inutili. Manca tutto il resto. L’intera sceneggiatura sembra costruita su un’indagine di mercato della Disney.
L’unica cosa certa è che Mark Hamill è diventato uguale a Peter Dinklage.
Per tutto il resto è finita. Nel prossimo episodio non ci sarà più nessuno, salvo esperimenti computerizzati per resuscitare le fattezze, ma non il carisma, di qualche personaggio ormai abbandonato, o deceduto. Per quel che mi riguarda la Speranza è morta, ha vinto il Lato Oscuro.
Anzi, vista la piega degli eventi sul finale, posso solo sperare in uno Star Porn: Interracial per suscitare un minimo d’interesse, se non cerebrale, almeno fisico.