Archivi tag: Penélope Cruz

“Escobar – Il fascino del male” di Fernando León de Aranoa

Sarò piuttosto breve nella recensione di questo film, poiché non necessita di molte parole.
La storia è basata sul libro Amando Pablo, odiando Escobar di Virginia Vallejo, giornalista televisiva amante del noto narcotrafficante colombiano e poi, in extremis, passata dalla parte dei “buoni”. Viene ripercorsa la vita di Escobar, dall’ascesa criminale negli anni Ottanta fino alla morte avvenuta nel 1993, passando attraverso la carriera politica, la presunta lotta per il popolo e la costante corruzione di tutto il sistema che lo circondava.

Come avrai già capito non siamo di fronte a un nuovo Scarface, niente di così emozionante. È un film che si lascia guardare, che riporta molti episodi (ma non tutti) della vita del criminale e invoglia chi, come me, non l’abbia ancora fatto a leggersi una buona biografia. Tutto qui. Se togliamo l’istrionismo di un Bardem imbolsito all’inverosimile non resta poi molto, insomma. La sensazione, alla fine, è che sia successo poco, che in un attimo si sia consumato tutto. E sì che di cose da dire ce ne sarebbero state, anche solo guardando wikipedia, la vita del trafficante sembra ben più articolata di quanto mostrato da Fernando León de Aranoa.

Ora mi cerchero davvero una biografia, così da approfondire l’argomento come si deve. Un dato su tutti (sempre da wiki): il cartello di Medellín, di cui Escobar era a capo, incassava 60 milioni di dollari al giorno. Escobar, secondo Forbes, era il settimo uomo più ricco del mondo.

“Assassinio sull’Orient Express” di Kenneth Branagh

Ultimamente non vado spesso al cinema e quando ci vado i film non li scelgo io, ecco il motivo per cui scrivo poco. Spesso, infatti, quello che vedo è così insignificante e dimenticabile da non valere nemmeno la pena di riportarti quello che penso a riguardo.

Fatta questa premessa te ne faccio un’altra: non ho visto il precedente film, tratto dal romanzo omonimo del 1934, e non ho mai letto un libro di Agatha Christie (rimedierò). Di conseguenza ho visto Assassinio sull’Orient Express senza alcun pregiudizio e anche senza aver alcuna idea di come sarebbe andata a finire la storia.

La trama è semplice e nota: durante un viaggio sul famoso treno un mercante d’arte di dubbia fama (un Johnny Depp sempre più bolso) muore accoltellato. Sono sospettati tutti i passeggeri. Poirot (Kenneth Branagh), sul treno per caso, indaga.

Ora, al di là del cast stellare, tra cui Kenneth Branagh e Johnny Depp, appunto, e poi Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench, Michelle Pfeiffer, si tratta di un giallo abbastanza classico. Il tipico di giallo che mi fa pensare a Cluedo, il gioco. C’è l’arma del delitto, l’uomo morto, i sospetti, gli indizi, ecc. E, come forse saprai già i, gialli non mi entusiasmano troppo (escluso il grande Sherlock Holmes di Doyle).

È un bel film, godibile e che intrattiene, non ci si annoia sicuramente. Ma tra un mese l’avrò dimenticato, questa è la realtà dei fatti. Vale la pena andare al cinema a spendere dieci euro per vederlo? Secondo me no. Però si tratta di un’opinione al 100% soggettiva, credo che un amante del genere la penserebbe diversamente.
A me piacciono quei film che c’è gusto a rivederli diverse volte per apprezzarli sempre di più, indipendentemente dalla trama. Questo, invece, una volta conosciuta la soluzione del caso, non ha più alcun motivo di essere visto.