Ho impiegato esattamente un mese a leggere Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis. Una lettura mal distribuita, peraltro, poiché delle circa 1200 pagine del volume ne ho lette 1000 nella prima settimana (ero in vacanza a Fuerteventura) e le restanti 200 nelle tre settimane seguenti.
La saga di Lewis è considerata, insieme a Il Signore degli Anelli di Tolkien e La saga di Terramare della Le Guin, una delle opere fondamentali del fantasy. È inutile che te lo dica, immagino, ma tant’è.
Il volume comprende tutti e sette i romanzi che compongono l’opera, più il saggio di Lewis Tre modi di scrivere per l’infanzia.
Nello specifico, in ordine di cronologia narrativa, i romanzi sono:
• Il nipote del mago (1955)
• Il leone, la strega e l’armadio (1950)
• Il cavallo e il ragazzo (1954)
• Il principe Caspian (1951)
• Il viaggio del veliero (1952)
• La sedia d’argento (1953)
• L’ultima battaglia (1956)
Da tre romanzi sono stati tratti altrettanti film che, tuttavia, non ho visto. Ne vale la pena? Magari me lo dirai tu. Per il momento non sono disponibili né su Netflix né su Prime, quindi mi attacco.
Al centro di tutto la possibilità per dei giovani ragazzi inglesi di accedere al regno di Narnia (dove gli animali parlano) attraverso la magia. Poiché a Narnia il tempo scorre in modo diverso rispetto all’Inghilterra, i ragazzi si troveranno a vivere avventure di anni (diventando adulti a Narnia e poi re e regine) in quelli che sono pochi minuti sulla Terra. Talvolta i ragazzi tornano a Narnia e sono trascorsi millenni, altre volte pochi giorni. Insomma, ci siamo capiti. Su tutto domina la figura del leone Aslan, una sorta di divinità amichevole e portatrice di bene, deus ex machina di quasi ogni trama. E no, non starò a raccontarti le trame di tutti e sette i libri.
Che dire, tra le tre grandi saghe citate sopra, quella di Narnia si piazza, a mio parere, sul gradino più basso del podio. È indubbia la capacità di Lewis di portarti in un altro mondo, ma credo di essere arrivato “tardi”. È colpa mia, mica di Lewis, eh. Narnia sarebbe di certo risultato molto più gobile parecchio tempo fa, diciamo tra gli undici e i quattordici anni di età. La costruzione della trama è molto semplice per un adulto e, soprattutto, ripetitiva. Il leone Aslan che arriva e sblocca la trama per sette volte di seguito è davvero difficile da digerire. Questo è anche il motivo per il quale ho faticato molto a finire la saga: una volta terminata la mia vacanza “canaria”, ho trovato sempre qualcosa di meglio da fare piuttosto che mettermi a leggere. Non ero curioso.
È un libro che consiglio? Assolutamente sì ma, appunto, ai più giovani. Lo dovrebbero fare leggere a scuola, senza alcun dubbio.
Ho visto solo il primo film quando è uscito, e mi era piaciuto; effettivamente anche lì Aslan arrivava come deus ex machina, ma i riferimenti cristologici e il fatto che una delle bambine fosse responsabile del suo ritorno secondo me lo rendono digeribile.
Dei romanzi invece ho letto solo i primi due; in libreria ho trovato un volume che li contiene tutti e gli sto facendo una corte sfrenata da un sacco di tempo, ma visto che mancano i soldi anche per respirare tocca attendere un momento in cui le vacche saranno più grasse.
E’ un giudizio che ho letto piuttosto spesso, però, quello secondo cui si tratta di un libro che invecchia piuttosto male man mano che si esce dal target; io ho l’esperienza di Una Serie di Sfortunati Eventi che ho mollato a metà proprio per lo stesso motivo, cioè delle trame che si ripetevano sempre uguali e dei personaggi obiettivamente troppo stupidi anche per essere divertenti.
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Io ho capito il volume a cui ti riferisci, quello elegante in copertina rigida: roba da ricchi! Ho avuto la fortuna di trovare l’edizione “omnibus” in brossura in un lotto di libri usati, quindi praticamente a costo zero. Certo, se sei paranoico come me potresti morire vedendo l’inevitabile formarsi della piega di lettura in costa… Comunque, questa edizione (è quella della copertina del post) la trovi a poco su eBay e simili, con dieci euro te la cavi.
Allora proverò a guardare il film, anche se sui canali “ufficiali” pare per ora essere introvabile.
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Esatto, proprio quello! Ho un debole per quelle edizioni, le prenderei tutte!
Sui libri a poco ho scoperto Vinted con un assortimento fantastico di libri usati anche a 1-2 euro: è una tentazione atroce, ogni tanto arrivo a un niente dall’aggiungere tutto al carrello e farmi arrivare a casa una libreria intera! Tra l’altro ho anche trovato la tua edizione di Narnia a 4, e mi ha tentato.
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Pensavo che su Vinted ci fossero solo i vestiti, non l’avevo mai contemplato, invece mi hai appena rovinato la vita!
Sì sono edizioni stupende, talmente belle che poi fai fatica a leggerle per paura di rovinarle… ma questa è una malattia, lo so.
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Ti dico ,io ho letto la saga alle elementari, e l’adorai perché mi piacevano avventure e situazioni. Certo che ha numerosi difetti e ci sta non piaccia, specie se si è un po fuori target.
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Eh ma infatti, il problema penso proprio sia l’età, perché per una lettura in età più giovane è perfetta. È un peccato quando si arriva tardi.
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Io ho vissuto la stessa cosa con Star Wars
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Su quello sono un nostalgico, uno di quelli: “Sì però come la prima trilogia…”
Sebbene la prima trilogia sia stata sfornata (quasi tutta) prima di me, mettiamolo in chiaro! 😉
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Eh ti dico io ho apprezzato tutto Star Wars, però avendovisto il primo film a diciotto anni, mi manca l’affezione di chi magari ci è cresciuto. Narnia per me è stato un pilastro d’infanzia, penso abbia al suo interno cose davvero interessanti ma anche grossi grossi difetti.
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