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“Fuoco nella polvere” di Joe R. Lansdale

Un po’ di intro su cose che non hanno a che fare con il romanzo di Lansdale, chiamiamoli aggiornamenti.
1 – Un proposito (che probabilmente non rispetterò): le mie letture, d’ora in poi, seguiranno un ordine alternato tra narrativa e non narrativa (saggi, biografie, finanza, crescita personale…). Questo perché la narrativa è un ottimo svago ma è spesso (non sempre) inutile; la saggistica, invece, migliora le conoscenze e le competenze. Non che tutto ciò serva a qualcosa nella vita, ma ho deciso così.
2 – I post tenderanno a diventare più schematici. Ultimamente ho molta meno voglia di portare avanti il blog e la qualità dei post ne ha risentito, rispetto a qualche anno fa. Le visite dovrebbero essere calate, seguendo una logica-logica, invece sono nettamente aumentate. Questo accade perché la qualità non premia nel mondo moderno, quindi tanto vale sbattersene e riprendere a dare al blog il senso iniziale, cioè quello di un bloc-notes dove appuntare ciò che ho letto per non dimenticarlo.

Veniamo a Fuoco nella polvere e iniziamo con una polemica. Questo romanzo fa parte della trilogia di Ned la foca che, al momento, risulta tradotta solo per i primi due libri. Il terzo, del 2019, non è ancora uscito in Italia. I lavori si finiscono o non si cominciano, per come la vedo io. Questa abitudine di iniziare una cosa e poi vedere come và e, in caso, se va male, lasciare che il consumatore “si attacchi” comincia un po’ stufarmi. È anche uno dei motivi per cui non guardo le serie, perché spesso vengono piantate lì a metà quando il pubblico dimostra un calo di interesse. Hai comprato? Hai pagato? Gnam gnam, io ho mangiato.

Avevo letto un po’ di recensioni su Fuoco nella polvere e mi aspettavo fosse una cagata pazzesca (cit.), mi sono in gran parte dovuto ricredere. Non è certo il miglior Lansdale che abbia letto, ma le 180 pagine sono volate via in un attimo, leggere e intrattenenti. È un romanzo assurdo, che mischia steampunk e citazionismo estremo, coinvolgendo personaggi della storia con quelli della letteratura, in una sorta di mondo parallelo in cui tutto è intrecciato.

Eccone alcuni: Buffalo Bill, Wild Bill Hickok, Annie Oakley, Toro Seduto, Ned Buntline, il mostro di Frankenstein, Dracula, l’Uomo di latta…
Tieni conto che, insieme a questi, compaiono varianti di altri personaggi come il Capitano Nemo e Jack lo squartatore. Tutto ciò è frullato in una trama che riprende in gran parte L’isola del Dottor Moreau di H.G. Wells. Una battaglia iniziale tra zeppelin (il titolo originale è Zeppelins West), con fuga dal Giappone, fa naufragare i personaggi su un’isola, dove il dottor Momo sta ibridando uomini con animali. Qui succede di tutto, con tanto di mostro di Frankenstein che titilla il bullone erotico dell’Uomo di latta dopo avergli dichiarato eterno amore. Una cosa tipicamente alla Lansdale, dove il non-sense e l’uomorismo si aggrovigliano tra loro. Devo dire che, nonostante a me le storie troppo assurde generalmente non piacciano, questa è riuscita davvero a coinvolgermi, forse perché segue un percorso “logico nell’illogico” ben definito.

Ho già il secondo romanzo, Londra tra le fiamme, che cercherò di non leggere a stretto giro e alternare così la narrativa con qualcosa di diverso da Lansdale (se ci riesco, altrimenti chi se ne frega). Così magari nel frattempo mi traducono il terzo, eh? (Questo è sarcasmo.)

 

Romanzi che ho letto di Joe R. Lansdale:
La morte ci sfida (1984)
La sottile linea scura (2002)
Notizie dalle tenebre (2014)

Trilogia Drive-in:
Il drive-in (1988)
Il drive-in 2 (non uno dei soliti seguiti) o Il giorno dei dinosauri (1989)
La notte del drive-in 3. La gita per turisti (2005)

Trilogia Ned la Foca:
Fuoco nella polvere (2001)

Ciclo Hap & Leonard:
Una stagione selvaggia (1990)
Mucho Mojo (1994)
Il mambo degli orsi (1995)
Bad chili (1997)

“La macchina del tempo – L’isola del dottor Moreau” di Herbert George Wells

Dopo L’uomo invisibile e La guerra dei mondi non potevo che completare l’opera di H.G. Wells con La macchina del tempo e L’isola del dottor Moreau, in questo caso raccolti in unico volume.

La trama de La macchina del tempo è nota, anche grazie al film del 2002 con Guy Pearce, lo è forse meno quella de L’isola del dottor Moreau, un romanzo che più che al genere della fantascienza appartiene all’horror. Il dottor Moreau è uno scienziato pazzo che ibrida animali rendendoli umani, vincolandoli con falsi credo e condizionamenti mentali a rigettare la propria natura bestiale. Ma ovviamente prima o dopo la sete di sangue dei carnivori si risveglia… e sarà il protagonista del libro, un naufrago, a trovarsi sull’isola di Moreau in balia dei mostri.

In definitiva ho trovato questi due romanzi parecchio più cupi dei due precedenti che ho letto (anche i Morlock nel futuro non scherzano), ed è questo probabilmente il motivo per cui li ho apprezzati di più. Wells si è spinto ad indagare l’animo umano, in entrambi, per capire dove finisca l’Uomo e cominci la Bestia.
Da leggere.