“Politics” di Adam Thirlwell

«Mi divertiva l’idea di scrivere una sex comedy il cui tema in realtà non fosse il sesso ma… un argomento molto all’antica: la virtù.»
Adam Thirlwell

Questo è quanto afferma l’autore, classe 1978, in quarta di copertina di Politics (2003). Ma andiamo per ordine, ti racconto di cosa parla questo romanzo. La trama, insomma (da quando scrivo le trame le visite al blog si sono impennate, quindi mi adeguo al canone preconfezionato delle recensioni).

In Politics ci sono tre personaggi, i primi due, Moshe e Nana, sono una coppia, la terza, Anjali, è un’amica di entrambi. La coppia diventa un triangolo (non occulto, ma un ménage à trois accordato) e poi… e poi mi fermo perché ancora due parole e la trama sarebbe finita.

Quando ho preso in mano questo romanzo, e ho letto le prime pagine, sono stato subito colpito positivamente. Lo stile è molto fresco, semplice e diretto. Ci sono moltissime scene di sesso descritte in maniera quasi chirurgica, tecnica, tutt’altro che erotica. Sesso anale, fisting, rapporti saffici, posizioni a tre, bondage, ecc. Non manca nulla. Thirlwell parla poi in maniera diretta con il lettore, cioè, dice cose come “ora penserete che questo mio personaggio sia egoista”, sfondando il muro della finzione, che viene esplicitata come tale. I rapporti tra i tre, specie quelli sessuali, vengono descritti dal punto di vista psicologico di chi li vive. Ci sono scene tragicomiche in cui nessuno fa quello che vorrebbe davvero, perché pensa di fare ciò che renderà felice l’altro, rendendo tutti insoddisfatti. È un vero spaccato di quello che succede realmente in determinati rapporti in cui non si parla esplicitamente dei propri desideri. E tutto questo è molto positivo. Solo che…

…solo che, dopo le prime 50 pagine, la novità è finita, e non c’è stato molto altro di più. La trama è terribilmente scarna e il romanzo è lungo 260 pagine, peraltro anche molto fitte. Terminarlo si è rivelato difficile, sono stato pervaso da una noia mortale (eh già, nonostante il sesso). Ripeto, lo stile è sicuramente originale, e il sesso è funzionale a un nuovo metodo di studio dei personaggi costruito veramente bene. Non vorrei che pensassi fosse un romanzo per casalinghe frustrate come le 50 sfumature: non lo è, altrimenti lo conoscerebbero tutti. Non è un libro erotico per chi desidera leggere un libro erotico sentendosi comunque intellettuale (Cristo, andate su Pornhub e tagliate corto). È un romanzo sul sesso, sui rapporti a tre consensuali e sulla psicologia sessuale.

Ho scoperto Adam Thirlwell guardando la seconda serie di documentari di François Busnel: Les Carnets de route (in Italia: 1° serie America tra le righe; 2° serie Europa tra le righe, molto meglio la prima, guardala). Thirlwell è considerato uno scrittore emergente dall’innegabile talento.
Sarà… io però non so se leggerò mai un altro suo romanzo.

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