La visione o fruizione della violenza, tramite film o videogames, a mio parere non istiga ma consente di scaricare la brutalità che è insita nell’uomo in quanto animale. Questo lo devo preannunciare per evitare il consueto dibattito sulla violenza gratuita. Già perchè questo è palesemente un film a tema unico. Abbiamo il solito protagonista ultrafico ex agente CIA che, con una valida scusante, può uccidere i cattivi giustificatamente. Punto e fine della trama.
Hai visto A history of violence? Ecco. Un film divertente in cui da quando metti il culo sulla poltrona sai già come andrà tutto per filo e per segno. Idem. L’amico che sai che finirà tra le mani dei nemici, le sfide lanciate, la filosofia spicciola che dovrebbe insegnarti a vivere, ecc. ecc. Ritmo serrato e colpi chirurgici come ci hanno insegnato debba agire il Rambo dei tempi moderni.
Beccati il trailer:
Abbiamo un Denzel Washington in gran forma che si staglia in uno sfondo di fuoco senza guardare ciò che ha appena fatto esplodere (tipo.. un paio di isolati?) e che conta i secondi impiegati a mettere K.O. mezzo mondo. Filone Liam Neeson per capirci. Divertente, piacevole, rilassante e senza pretese. Non mi aspettavo di più e tanto ho visto. C’è addirittura una sequenza di morti con musica a sottofondo ritmata, roba che potevano metterci gli AC/DC e sarebbe andata bene.
Se piace il genere si può vedere con godimento. E’ quello che io definisco come “un film ignorante”, nel senso goliardico e positivo del termine. Peraltro anche lunghetto ma devo dire che passa tutto senza annoiare, nonostante la scontatezza della trama.
Unico neo: bada di non metterti a fianco di due stronzi che hanno comprato il combo dei popcorn, potresti scoprire che non è il film a farti prudere le mani. Fanculo a chi mangia al cinema.