“Ensel e Krete” di Walter Moers (serie Zamonia)

Sono dovuto tornare nel mondo di Zamonia, non ho saputo resistere. Dopo Le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu, primo volume della serie di Walter Moers, mi sono buttato su Ensel e Krete, leggendolo nel giro di sole ventiquattro ore (anche perché molto più breve).

In questo volume i due gemelli seminani Ensel e Krete, ovviamente parodia della famosa fiaba, si perdono nella “Grande Foresta” di Zamonia dove incontrano creature di ogni tipo, naturalmente stranissime come solo Moers sa creare, dal lupo foglioso all’ormai noto graglioffo delle spelonche. La trama è tutta qui (c’è ovviamente una strega) ed è una trama al servizio delle stranezze che funge da veicolo per artifici letterari di ogni tipo, visioni, sabbie mobili, vegetali parlanti di tutte le forme e dimensioni, ecc.
L’intera storia è scritta dal dinosauro intellettuale Ildefonso de Sventramitis (di cui a fine volume ci sono anche una trentina di pagine di biografia!) che interviene ogni poco con le sue “divagazioni sventramitiche” (un artificio letterario di cui è creatore e di cui quindi si serve senza freni). De Sventramitis è, in pratica, per Ensel e Krete quello che Abdul Noctambulotti era per Le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu.

Devo ammettere che il primo volume della serie mi era piaciuto di più, ma anche con questo siamo comunque a livelli altissimi di comicità e costruzione del testo. La traduzione deve essere stata un lavoro pachidermico, considerati gli infiniti giochi di parole e i doppi sensi.
Un libro sicuramente da leggere.

Ora devo recuperare Rumo e i prodigi nell’oscurità, il terzo volume della serie, ma ho appena scoperto che è il più difficile da trovare di tutti e sei. Non sarà facile, ma io non mollo, è ormai una dipendenza.

5 pensieri riguardo ““Ensel e Krete” di Walter Moers (serie Zamonia)”

  1. Sono contenta ti sia piaciuto. Dicono che Hensel e Krete sia il meno riuscito della serie, ma anche io al momento non sono riuscita ad andare oltre a questo. Volevo prima terminare di leggere l’ultimo libro pubblicato di Abarat (anche questo difficile da recuperare), per poi dedicarmi a Rumo. Come te, non vedo l’ora 🙂

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    1. Questo secondo libro è, secondo me, più puntato verso i giochi di parole che verso l’avventura. In questo perde quindi qualcosa rispetto al primo. Però mi è piaciuto.
      Rumo è un problema da rintracciare. Adesso ho una pila di libri da leggere ma nel frattempo lo cercherò, e comunque, ora come ora, non lo vendono da nessuna parte.
      Di Barker ho letto parecchie cose (nella pila ho anche “Imagica” da leggere), ma ti consiglio un libro se non l’hai letto: “La casa delle vacanze”. È un libro per ragazzi e l’ho letto taaanto tempo fa, ma lo ricordo come spettacolare! Anzi, una rilettura magari…

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