“La casa del sonno” di Jonathan Coe

Premessa.
In ogni libreria in cui entravo, prima o dopo, mi imbattevo in La banda dei brocchi di Coe. Avendo io una passione per tutto quello che riguarda la letteratura adolescenziale, o giù di lì (vedi lo stupendo Vite pericolose di bravi ragazzi), questo titolo, con il tempo, ha iniziato a incuriosirmi. Tuttavia ho scoperto che fa parte di una sorta di trilogia e ho quindi mollato in favore di La casa del sonno, ritenuto peraltro da molti il miglior romanzo di Coe.
Fine premessa.

La casa del sonno racconta la storia dello stesso gruppo di personaggi in due periodi temporali diversi. Quello che accomuna persone ed eventi è una clinica del sonno, dove i protagonisti si trovano prima come studenti e dopo qualche anno come pazienti/dottori. Il titolo del romanzo prende il nome da un libro che viene citato più volte da alcuni dei personaggi.

Ok, finita la parte positiva.

Non ci giro attorno. La casa del sonno è noioso, privo di qualsiasi interesse, campato per aria, inutile. È in assoluto uno dei romanzi più brutti che abbia mai letto. Ho dovuto stabilire una tabellina di marcia per leggere almeno 20 pagine al giorno e riuscire a levarmelo dai “piedi” il prima possibile. Hai presente il totale disinteresse? Ecco. Roba che se, mentre stai leggendo, suona l’orologio a cucù ti fermi a guardare il passero che fa capolino dodici volte perché è più coinvolgente. Non sono mai stato così poco propenso a girare pagina.
Non so cosa ci trovino molti in Coe, io non ci ho trovato nulla. Certo, ha un lessico un po’ più forbito della media (o forse è il traduttore), ma manca tutto il resto, la sostanza. Quando leggo romanzi “ben scritti” che non mi comunicano nulla mi viene sempre il sospetto che il successo sia dovuto a molti lettori medi che desiderino sentirsi “eruditi”.
Questo è un caso da manuale.

Ah, e non è la tematica, non sono chiuso o prevenuto su certi argomenti, tutt’altro. Non posso dire nulla per non spoilerare ma, rimanendo in tema, Invisible monsters di Palahniuk è uno stracazzo di romanzo cazzuto, questo no.

Mai più Jonathan Coe.

4 pensieri riguardo ““La casa del sonno” di Jonathan Coe”

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